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Sanità: accreditamento, il dibattito

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Sanità: accreditamento, il dibattito

'Troppo potere a Alisa'. Viale: 'Così si evitano 5 repubbliche'

GENOVA, 02 maggio 2017, 18:44

Redazione ANSA

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Critica la posizione delle forze di minoranza sul disegno di legge della Giunta sull'accreditamento delle strutture sanitarie. Per il consigliere Andrea Melis (M5s) "è discutibile il peso che assume ALiSa in tutti i procedimenti autorizzativi in ambito sociale, che vedono i Comuni come soggetti responsabili, salvo non comprendere se l'intervento di Alisa sia o non sia vincolante".
    Francesco Battistini e Gianni Pastorino (Rete a sinistra & LiberaMente Liguria) definiscono il disegno di legge un "testo scarno, lacunoso e generico. Tutto ciò che ha un reale impatto sulla realtà è demandato ad una fase successiva. Tutto è nelle mani della giunta, coadiuvata dal suo braccio operativo, ALiSa, senza che ci sia alcuna possibilità di intervento o di correzione da parte del Consiglio e della Commissione consiliare competente". Secondo Battistini il provvedimento non guarda a ciò che sarebbe utile per soddisfare domanda ed offerta. "Il testo - ha aggiunto - non si focalizza sulla questione più importante sotto il profilo socio sanitario: la persona".
    Battistini avrebbe voluto un piano da poter essere revisionato ogni tre anni.
    Sergio Rossetti (Pd) critica la giunta che - ha detto - non potendo presentare un quadro di riforma completo del sistema regionale produce atti scollegati tra loro, "con il classico metodo del carciofo, sfoglia foglia per foglia senza chiarire quali sono gli obiettivi. Alla fine non rimarrà nulla". Rossetti puntualizza: "Abbiamo inutilmente richiesto che il tema fosse discusso in modo completo: la legge che definisce i principi complessivi oggetto del disegno di legge, il manuale di accreditamento che definisce regole e governo del sistema e le delibere di attuazione operativa e tariffaria del sistema. Anche l'OTA (Organismo territoriale di accreditamento previsto dalla legge) appare ad esclusiva costituzione pubblica, con una riserva mentale e culturale per cui il professionista esprime competenze diverse se opera nel pubblico o nel privato". Secondo il consigliere "con questa proposta il sistema dell'accreditamento viene snaturato perché si differenziano tempistiche e regole tra il sistema gestito direttamente dalle aziende pubbliche e il sistema a gestione non diretta. Questo aspetto potrebbe costituire un pregiudizio costituzionale della legge".
    L'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale replica rilevando che il disegno di legge è maturato al termine di un lungo percorso con le istituzioni interessate. "Il testo approvato dalla giunta è stato sottoposto ad un esame approfondito con tutti i protagonisti, sia del mondo delle professioni che sindacale". Viale ribadisce "la centralità dei Comuni e la novità del parere tecnico da parte di ALiSa" che interverrà, con l'ausilio dei massimi esperti, in modo organico su tutta la regione superando il ruolo svolto fino ad ora dalle commissioni di ogni singola Asl "evitando così le famose cinque repubbliche". L'assessore sottolinea altri aspetti qualificanti del provvedimento, fra i quali i tempi certi definiti per tutti gli enti responsabili, la separazione delle tempistiche per le autorizzazioni e per gli accreditamenti. Viale ribadisce "la terzietà e imparzialità degli organismi" e il fatto che il disegno di legge introduca per la prima volta un monitoraggio regionale sulle strutture accreditate, che fino da oggi è affidato ad ogni singolo Comune. L'assessore conclude: "ALiSa sarà l'unico organismo che darà contezza di tutte le procedure attivate dai diversi Comuni ai quali, però resta l'atto definitivo tenendo conto della valutazione tecnica di Alisa".
    Viale assicurato che i nuovi requisiti strutturali non verranno applicati alle strutture già esistenti.
   

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