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Assemblea ligure a Rfi, tutelare i lavoratori del nodo ferroviario di Genova

Consiglio approva un ordine del giorno all'unanimità

 All'unanimità il consiglio regionale della Liguria ha approvato un ordine del giorno, presentato dal M5s, che impegna il presidente Giovanni Toti e la sua Giunta "a ottenere presso Rfi la documentazione scritta che attesti la volontà di non rescindere il contratto con il consorzio Fer.Gen e di procedere con i lavori del nodo ferroviario di Genova Voltri-Brignole senza sollevare emergenze occupazionali". E' durata circa un'ora la sospensione dei lavori dell'assemblea per l'incontro tra la conferenza dei capigruppo e i lavoratori Fer.Gen, che hanno protestato sugli spalti. Il documento invita Rfi "a garantire anche da subito i biglietti del treno di ritorno dovuti ai lavoratori, a dimostrazione dell'impegno preso con le organizzazioni sindacali e i lavoratori, per onorare la clausola sociale affinché quale che sia la risoluzione della crisi del rapporto tra Rfi e Fer.Gen vi sia il mantenimento di tutti i posti di lavoro attualmente impegnati nel cantiere". "La causa di tutti i mali è la famosa clausola del massimo ribasso stipulata nel 2009, al momento in cui è stato firmato l'accordo per i lavori del nodo ferroviario. Una grave mancanza da parte delle istituzioni, che già allora dovevano vigilare, per impedire che fossero presi accordi che non potevano essere onorati per servizi di pubblica utilità", dice Alice Salvatore, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione. "Ora bisogna lavorare tutti nella stessa direzione per garantire la prosecuzione di un'opera fondamentale per Genova, per tutelare i livelli occupazionali e la clausola sociale. È necessario altresì un accordo per eliminare una volta per tutte la possibilità di fare appalti al massimo ribasso", conclude Salvatore.
    In modo unitario tutti i partiti politici hanno chiesto a Italferr, azienda partecipata al 100% dalle Ferrovie dello Stato, di garantire l'occupazione ai cento lavoratori del consorzio Fer.Gen, impegnati nella costruzione del nodo ferroviario del capoluogo ligure. I capigruppo regionali hanno incontrato i lavoratori a margine dei lavori dell'assemblea.
    "Come Partito Democratico abbiamo riferito del nostro colloquio di alcuni giorni fa con i vertici di Rfi e delle rassicurazioni, fornite dall'azienda, - spiega il capogruppo Pd Raffaella Paita - in merito alla continuità dei cantieri e del lavoro, anche attraverso la clausola sociale. Detto questo il Pd continuerà a seguire da vicino la vicenda, con contatti costanti con il Governo e i vertici di Rfi". "Siamo solidali con gli operai. - dichiara il capogruppo della Lega Alessandro Piana - E' inumano trattarli così. Rfi e Consorzio appaltante Fer.Gen devono trovare un accordo e dare risposte scritte per garantire impegni presi sul territorio e continuità occupazionale". "La stazione appaltante deve garantire il rientro dei lavoratori per il 12 dicembre. - invita il capogruppo di rete a Sinistra Gianni Pastorino - Temiamo che il prossimo ponte dell'immacolata si trasformi in un blitz di Fer.Gen per la chiusura delle aree, lo sgombero del campo base e l'avvio della procedura di licenziamento. Vista la situazione, i timori sono più che legittimi".
   

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