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No a due odg su distribuzione farmaci

Consiglio regionale

No a due odg su distribuzione farmaci

Di Pd e RaS e M5S, accuse opposizioni aumento spesa farmaceutica

GENOVA, 20 settembre 2016, 18:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Consiglio regionale ha bocciato per 16 voti a 15 due odg presentati da Pd con Rete a Sinistra e M5S sulla delibera della Regione con la quale si introduce l'obbligatorietà del ritiro dei farmaci ad alto costo in farmacia. La delibera è stata contestata dall'opposizione durante una lunga e tesa discussione iniziata dalla capogruppo Pd Raffaella Paita che ha accusato la giunta regionale di incrementare la spesa farmaceutica a favore del privato e a dispetto della pronuncia della Corte dei conti che, il luglio scorso, aveva spronato la stessa Regione a potenziare la distribuzione diretta dei farmaci a alto costo già in essere nell'Asl1 Imperiese. Accuse sostenute dal M5s con l'intervento della capogruppo Alice Salvatore che non ha risparmiato strali al Pd che "in Liguria si oppone alla delibera di stop della distribuzione diretta ma in Parlamento boccia gli ordini del giorno del M5s in materia. Ma al di là della schizofrenia del Pd - ha detto Salvatore - esiste il rischio del danno erariale" e dell'aumento dei costi a carico dei cittadini. Anche Gianni Pastorino (Rete a sinistra) ha ribadito la bontà dell'esperienza della distribuzione diretta dei farmaci e quindi "è sbagliato tornare indietro". Pastorino ha chiesto "una chiara e oggettiva interlocuzione in Consiglio regionale per comprendere le scelte della maggioranza" che comunque ha detto di non condividere. "La somministrazione diretta de farmaci può produrre enormi risparmi e va perseguita" col ritiro della delibera di giunta. L'assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto alle accuse che le sono venute dai banchi dell'opposizione. "Togliere o meno la distribuzione diretta - ha detto Viale - è un falso problema perché la distribuzione diretta di certi farmaci c'è ovunque".
    Il 22 luglio è stata di fatto archiviata la distribuzione diretta dei farmaci salvavita tramite l'ospedale che prevedeva anche il recapito a casa per i pazienti. "Siamo di fronte all'ennesimo, inaccettabile, regalo alle lobby farmaceutiche ultimo tassello della privatizzazione della sanità pubblica ligure" ha scritto il M5s commentando la bocciatura dell'odg. La regione "ha anche affidato a Federfarma uno studio per ridurre le spese sanitarie. Siamo in pieno conflitto di interessi".
   
   

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