Il Consiglio regionale ha bocciato
per 16 voti a 15 due odg presentati da Pd con Rete a Sinistra e
M5S sulla delibera della Regione con la quale si introduce
l'obbligatorietà del ritiro dei farmaci ad alto costo in
farmacia. La delibera è stata contestata dall'opposizione
durante una lunga e tesa discussione iniziata dalla capogruppo
Pd Raffaella Paita che ha accusato la giunta regionale di
incrementare la spesa farmaceutica a favore del privato e a
dispetto della pronuncia della Corte dei conti che, il luglio
scorso, aveva spronato la stessa Regione a potenziare la
distribuzione diretta dei farmaci a alto costo già in essere
nell'Asl1 Imperiese.
Accuse sostenute dal M5s con l'intervento della capogruppo
Alice Salvatore che non ha risparmiato strali al Pd che "in
Liguria si oppone alla delibera di stop della distribuzione
diretta ma in Parlamento boccia gli ordini del giorno del M5s in
materia. Ma al di là della schizofrenia del Pd - ha detto
Salvatore - esiste il rischio del danno erariale" e dell'aumento
dei costi a carico dei cittadini. Anche Gianni Pastorino (Rete a
sinistra) ha ribadito la bontà dell'esperienza della
distribuzione diretta dei farmaci e quindi "è sbagliato tornare
indietro". Pastorino ha chiesto "una chiara e oggettiva
interlocuzione in Consiglio regionale per comprendere le scelte
della maggioranza" che comunque ha detto di non condividere. "La
somministrazione diretta de farmaci può produrre enormi risparmi
e va perseguita" col ritiro della delibera di giunta.
L'assessore alla sanità Sonia Viale ha risposto alle accuse che
le sono venute dai banchi dell'opposizione. "Togliere o meno la
distribuzione diretta - ha detto Viale - è un falso problema
perché la distribuzione diretta di certi farmaci c'è ovunque".
Il 22 luglio è stata di fatto archiviata la distribuzione
diretta dei farmaci salvavita tramite l'ospedale che prevedeva
anche il recapito a casa per i pazienti. "Siamo di fronte
all'ennesimo, inaccettabile, regalo alle lobby farmaceutiche
ultimo tassello della privatizzazione della sanità pubblica
ligure" ha scritto il M5s commentando la bocciatura dell'odg. La
regione "ha anche affidato a Federfarma uno studio per ridurre
le spese sanitarie. Siamo in pieno conflitto di interessi".
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