Trasportounito, l'associazione
degli autotrasportatori, annuncia di aver deciso "per senso di
responsabilità" di sospendere la manifestazione di protesta che
era stata indetta in Liguria nei prossimi giorni. "Le
motivazioni per un fermo ci sono tutte - dichiara in una nota -,
ma la crisi del Paese, e quella delle stesse imprese di
autotrasporto, logorate da mesi di difficoltà operative e
finanziarie, ma specialmente dalle troppe inadempienze da parte
delle Istituzioni, non consentono oggi di affrontare l'ulteriore
debacle economica che il fermo inevitabilmente provocherebbe".
Il coordinatore ligure di Trasportounito Giuseppe Tagnochetti ha
chiesto l'immediata costituzione di una commissione permanente
con prefetti, Regione e autotrasporto incaricata di verificare
l'effettiva attuazione degli impegni assunti dai rappresentanti
Istituzionali e dettagliati nel corso dell'incontro svoltosi in
prefettura. Chiesto in particolare: un incontro sui ristori con
la sottosegretaria del Mims Teresa Bellanova; l'impegno
economico di Governo, Mims e Mef in particolare, sulla copertura
all'emendamento al Sostegni bis sui ristori per gli
autotrasportatori; la convocazione di una audizione urgente
della commissione Trasporti della Camera con impegno pubblico
della presidente Raffaella Paita, con i rappresentanti
dell'Autotrasporto Ligure; l'impegno infine del Mims a dare
continuità ai ristori riconosciuti agli autotrasportatori per i
maggiori costi sostenuti dopo il crollo del Ponte Morandi. Se
queste richieste non saranno accolte e concretizzate
Trasportounito annuncia che attuerà a settembre il fermo che era
stato programmato dal 15 al 19 giugno a livello regionale e
relativo a porti, piattaforme logistiche e confine di stato.
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