"I dati sono clamorosi. C'è la
concorrenza del calcio, che ieri ha raccolto 4,5 punti di share.
Ma soprattutto c'è un momento storico che stiamo vivendo: ci
sono persone che non sanno se la sera riescono a mettere il
piatto a tavola, la gente è disperata, il Paese è come se
vivesse una guerra". Amadeus commenta così, in conferenza
stampa, gli ascolti del Festival di Sanremo che ieri ha scontato
un calo medio di oltre 10 punti rispetto alla seconda serata
dell'anno scorso.
"E' una situazione anomala. Quando sei arrabbiato non vai
alla festa di compleanno". E poi Sanremo è diventato "un evento
televisivo, ed è il più forte che ci possa essere, tutto il
resto ci è stato tolto". Per questo "è una gioia maggiore fare
il 42%: il 52% dell'anno scorso era una cosa bella, inaspettata,
che riguardava un momento opposto rispetto a quello che stiamo
vivendo" dice.
Amadeus ci tiene a ringraziare "la Rai, le prime telefonate
stamattina le ho ricevute dall'amministratore delegato, dal
direttore generale, dal direttore, dal vicedirettore, è una
gioia sapere che il lavoro è apprezzato, sono molto felice e
orgoglioso di questo festival, lo dico con grande convinzione.
Stiamo facendo tutti un lavoro straordinario, mi auguro che non
accada più. Sarebbe stato facilissimo buttare la palla in
tribuna".
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