"La prossima seduta del Consiglio
regionale della Liguria si svolgerà in aula indipendentemente
dal parere dei tecnici, che sarà illustrato domani nella
riunione dell'Ufficio di presidenza, ho deciso che l'assemblea
tornerà a riunirsi in sede". Così il presidente del Consiglio
regionale Alessandro Piana stamani in una nota annuncia che
l'assemblea non si riunirà più in videoconferenza a causa
dell'epidemia di coronavirus, come avvenuto a partire dal 7
aprile scorso. La sollecitazione alla ripresa dei lavori in aula
nelle settimane scorse era arrivata sia dal centrosinistra, in
particolare dal Pd, secondo cui era "incomprensibile continuare
le sedute in videoconferenza mentre il presidente della Regione
Giovanni Toti riapriva tutto", ma anche dallo stesso Toti che un
mese fa scrisse una lettera a Piana invitandolo al ritorno del
Consiglio in aula. "Mi auguro che sia l'ultimo Consiglio
regionale in streaming - è intervenuto Toti ieri via fb -. Ho
chiesto già più di un mese fa ai vertici dell'assemblea
legislativa di tornare in aula. Mentre tutti i cittadini tornano
al proprio lavoro e alla vita normale non possiamo non dare il
buon esempio".
"Sono stato il primo, già nel mese di aprile, a chiarire a
tutti i colleghi che era mia intenzione ripristinare al più
presto le consuete modalità ma in totale sicurezza e, quindi,
non posso più accettare facili ironie su questo argomento -
ribadisce Piana -. Nel mio ruolo di presidente rappresento sia
la maggioranza che la minoranza e, dunque, sono chiamato ad
assumere decisioni in piena autonomia e con senso di
responsabilità e non posso accettare sollecitazioni anche
irrispettose nei confronti del ruolo che ricopro - commenta -.
Ribadisco dunque che convocherò la prossima seduta del Consiglio
in aula a cui sono chiamati a partecipare tutti i colleghi".
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