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Ricattano ristoratore per un topo

Ricattano ristoratore per un topo

In centro a Genova, due italiani di 24 e 63 anni

GENOVA, 27 gennaio 2020, 11:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Filmano col cellulare un topo che entra dentro un ristorante e col video tentano estorsione al titolare del locale. I due, italiani di 24 e 63 anni, sono stati arrestati dalla polizia e già scarcerati, pur con obblighi. E' successo tra sabato e domenica in centro a Genova. I due uomini hanno visto il roditore entrare nel dehor del locale e hanno ripreso la scena. Dopo alcuni minuti si sono presentati dal titolare e hanno chiesto un pasto gratis in cambio della distruzione del video. Il gestore li ha invitati a tornare l'indomani. Ieri, a pranzo, i due hanno mangiato ma dopo la consumazione hanno chiesto soldi. Il ragazzo ha messo in una busta 150 euro che però non sono bastati. A quel punto è intervenuto lo zio del giovane, socio del ristorante, che ha chiamato la polizia. I due son stati arrestati visto che avevano ancora in mano la busta coi soldi.

Uno dei due uomini arrestati dalla polizia a Genova per estorsione è Vincenzo Calcara, ex boss di Cosa nostra diventato collaboratore di giustizia. Latitante fino al 1991 divenne pentito subito dopo l'arresto e iniziò a parlare con il giudice Paolo Borsellino, ucciso a luglio 1992. Grazie alle sue dichiarazioni venne arrestato l'ex sindaco della Democrazia Cristiana di Castelvetrano (paese natale del super latitante Matteo Messina Denaro) Antonio Vaccarino. Calcara si era accusato dell'omicidio del sindaco Vito Lipari. Ieri l'arresto in centro a Genova mentre estorceva soldi a un ristoratore ricattandolo con un video in cui si vedeva un topo entrare nel dehor del ristorante.


"Tengo a specificare che mio padre Vincenzo Calcara e mio cognato Santo Cangialosi non avevano alcuna intenzione di fare estorsione presso il noto ristorante di Genova . Sì è trattato di un malinteso che si sta civilmente risolvendo tramite avvocati", ha in seguito fatto sapere la figlia, Ester Calcara. "Detto questo - ha aggiunto Ester Calcara -, tengo a sottolineare che questa vicenda non ha nulla a che vedere con la collaborazione che mio padre ha sempre fatto e continua a fare con la giustizia . Mio padre lotta per la Verità e la Giustizia da 25 anni e continuerà a lottare".

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