Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

S.Egidio,messa per homeless morti strada

S.Egidio,messa per homeless morti strada

Comunità ricorda i sette homeless deceduti nel 2018

GENOVA, 17 febbraio 2019, 16:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una messa da requiem per i senza dimora morti per strada: si è rinnovata stamani la tradizione istituita dalla Comunità di S.Egidio che si è ritrovata assieme a tanti homeless nella basilica dell'Annunziata per ricordare chi, senza un tetto né una famiglia, è morto per strada. Oggi a Genova sono circa mille le persone senza tetto, 250 delle quali vive ancora per strada mentre per 300 ci sono alloggi di fortuna - case inagibili e scantinati. Tutti gli altri trovano posto in circa 350 dormitori. Negli ultimi 25 anni, ricorda la Comunità di Sant'Egidio, sono morte circa 140 persone per il freddo o per la durezza della vita di strada, sette nell'ultimo anno. "I senza dimora in Italia rischiano un aumento nei prossimi mesi anche per il nuovo decreto sicurezza - dicono in Comunità -: con la fine della protezione umanitaria si crea una fascia più larga di irregolarità che rischia di aumentare anche la precarietà alloggiativa. Numerosi sindaci hanno già lanciato un grido di allarme sugli effetti delle nuove norme".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza