Chiuse le indagini sul traffico di
rifiuti speciali pericolosi prodotti e venduti tra il 2013 e il
2018 dalla genovese S. Erasmo Zinkal. I carabinieri del Noe,
coordinati dal pm Michele Stagno, hanno notificato l'avviso a
sei persone: cinque della società e alla dirigente della Città
metropolitana Paola Fontanella. Secondo gli inquirenti, la
condotta illecita della società sarebbe stata agevolata dalla
Fontanella la quale, pur a conoscenza della natura dei rifiuti,
ha consentito con autorizzazione integrata ambientale la
gestione dei prodotti illecitamente classificati e, anche di
fronte alle diossine non ha preso provvedimenti. Dopo un
controllo di Arpal era stato scoperto che le ceneri, derivanti
dal doppio sistema di abbattimento dei fumi in uscita dai forni
fusori, invece di essere classificate come rifiuti pericolosi
sono state prima classificate come rifiuti non pericolosi e, da
giugno 2017, gestite come sottoprodotti. Le analisi sulle ceneri
hanno rilevato elevati valori di diossine non dichiarate.
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