"Non volevo uccidere nessuno,
tantomeno un bambino. Avevo solo bisogno di essere ascoltato".
Si è giustificato così Nadhir Garibizzo, 59 anni, l'ex medico
dell'Asl 1 imperiese in passato condannato a 12 anni dalla Corte
d'Assise d'Appello di Milano per omicidio e occultamento di
cadavere della sua amante, avvenuto nel 2001, a Imperia, e
arrestato la sera del 12 giugno, sempre a Imperia, per il
tentato omicidio del figlio di 8 anni di una avvocatessa
imperiese che lo aveva difeso in passato per alcune cause
civili.
Difeso dall'avvocato Andrea Artioli, Garibizzo è stato
interrogato in carcere dal procuratore di Imperia Alberto Lari,
dal sostituto procuratore Francesco Sussarellu e dal pm Anna
Bonsignorio. Un interrogatorio durato oltre due ore, nel corso
delle quali l'ex medico ha spiegato di aver bisogno di un
avvocato per alcune cause civili che sta affrontando, ma sembra
che nessun legale volesse più difenderlo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA