Una Venere circondata da
indumenti usati: è l'installazione di Michelangelo Pistoletto
montata nel piazzale della chiesa di Sant'Antonio delle
Gianchette, a Ventimiglia, luogo simbolo dell'accoglienza dei
migranti. L'opera, che rimarrà visibile fino al 20 giugno, con
il suo viaggio da Lampedusa a Roma e a Ventimiglia, in attesa di
ripartire per Bolzano, è una metafora dell'immigrazione.
L'installazione è stata proposta dalla Caritas che ha donato gli
abiti usati che vengono lasciati per i bisognosi. "Questa
comunità, oggi, vive un momento di memoria, ma non del passato -
ha detto il vescovo Antonio Suetta - perché il fenomeno
dell'immigrazione, qui a Ventimiglia, è ancora in essere e
perché c'è ancora tanta solidarietà". Il parroco, Rito Alvarez,
ha detto: "La Venere guarda gli stracci che rappresentano
l'umanità sofferente. La Venere sta migrando da una parte
all'altra dell'Italia e dell'Europa e testimonia anche il
significato di quanto vissuto in questa parrocchia".
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