Un detenuto maghrebino si è cucito la
bocca con ago e filo per protestare per una richiesta respinta;
un recluso sudamericano ha spaccato il lavabo del bagno della
cella; due cellulari sotto le brande. E' la fotografia del
carcere di Marassi, uno dei più sovraffollati d'Italia,
contenuta nella denuncia di Michele Lorenzo, segretario ligure
del Sappe. "A Marassi - scrive Lorenzo - si verifica anche il
paradosso che da qualche tempo gli agenti non hanno acqua calda
e i detenuti sì". Molti dei problemi, secondo il Sappe, sono
causati dal sovraffollamento delle celle: invece di 516 detenuti
ce ne sono 720, di cui oltre il 50% stranieri. Gli agenti invece
sono sott'organico di 100 unità, anche se nessuno pone l'accento
sui circa 70 poliziotti distaccati ad altre mansioni che
risultano nella pianta organica di Marassi. "La risposta alle
nostre istanze della giunta della Regione è stata la nomina del
garante dei detenuti: non ne sentivamo l'esigenza", dice
Lorenzo.
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