Otto case squillo
scoperte dalla polizia di Ventimiglia in due mesi. Quattro le
persone indagate per favoreggiamento della prostituzione. Le
alcove erano in vari punti della città e in appartamenti di
Vallecrosia, con regolare contratto di affitto. In alcuni casi,
i poliziotti si sono finti clienti. Tra le persone dedite
all'attività a luci rosse c'erano: tre donne italiane e sette
straniere tra i 25 e i 40 anni e un giovane transessuale
colombiano. Nel corso dell'indagine è stato anche scoperto un
luogo a luci rosse, ricavato in un anfratto sul greto del fiume
Roja, in mezzo a rifiuti di ogni genere, dove i clienti,
prevalentemente anziani, venivano accompagnati per consumare
sesso. Qui la prestazione andava da 5 a 15 euro; negli
appartamenti da 50 a 150 euro. Diversa l'oggettistica per adulti
sequestrata. Tra le prostitute anche una ragazza bulgara di 26
anni, madre di quattro figli e in attesa del quinto. I clienti
venivano adescati tramite fantasiose inserzioni sui siti
internet.
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