"Stasera io mi schiero dalla parte
della donna: je suis patata bollente". Geppi Cucciari conclude
la sua performance all'Ariston schierandosi contro il titolo
sessista di Libero sulla sindaca di Roma Virginia Raggi.
"Giudicare una donna per quello che molti maschi vorrebbero
in dono è sbagliato", ha detto l'attrice, che nel 2012 diede una
scossa al festival con il suo appello per Rossella Urru, la
volontaria italiana rapita in Algeria. Interviene Carlo Conti:
"Scusate per quegli uomini cretini che fanno tante bischerate".
La Cucciari ricorda come manchi ancora la verità
sull'omicidio del giovane ricercatore Giulio Regeni. "Siamo
abituati alle bugie. Tipo un anno fa è morto in Egitto un
ragazzo italiano, Giulio Regeni, e non abbiamo capito ancora
perché" dice con amarezza.
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