Conducevano vite normali i presunti
jihadisti fermati dai carabinieri del Ros di Genova al termine
di un'indagine coordinata dalla Procura antiterrorismo del
capoluogo ligure: due erano residenti in Lombardia. Quarantatrè
anni, egiziano, macellaio in cassa integrazione, Antar Mustafa
A.H. Hachim viveva a Cassano D'Adda (Milano), dove secondo le
indagini dei carabinieri conduceva una vita dimessa, senza dare
nell'occhio
In rete però, sempre secondo gli investigatori, si muoveva
alla ricerca di seguaci dell'Islam radicale pronti a partire per
andare a combattere in Nord Africa.
Residente in provincia di Varese, a Tradate, fino a due
settimane fa, invece, il 34enne algerino, senza lavoro, Tarek.
S., era nel mirino della Digos di Varese da tempo, in quanto
fratello di un altro presunto terrorista espulso lo scorso dieci
ottobre con un decreto del ministro Angelino Alfano. Lo stesso
giorno il reparto investigativo della polizia varesina era
andato a casa di Tarek e a seguito di accertamenti lo aveva
allontanato da Tradate e portato nel Centro di identificazione
di Torino, in attesa di espulsione.
Le due indagini, quella della Digos e quella dei carabinieri
dei Ros si sono quindi incrociate e su disposizione della
Procura antiterrorismo di Genova questa mattina è scattato il
fermo.
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