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Concordia, si conclude l'ultimo viaggio

Scafo del relitto nel bacino dove scomparirà

Ultimo viaggio per il relitto di nave Concordia, spostato dall'ex 'Superbacino', dove è stato sezionato, al bacino quattro delle riparazioni navali dove avverrà la demolizione di ciò che resta dello scafo. Il relitto si è staccato alle 9:20 dalla banchina dove era appoggiato e trainato da cinque rimorchiatori percorrerà le circa due miglia che lo separano dalla destinazione finale dove scomparirà per sempre.
    Per permettere l'operazione le attività nel porto di Genova sono sospese nell'area della manovra.
    Concordia naufragò davanti all'Isola del Giglio il 13 gennaio del 2012 causando 32 morti. Per quel disastro al comandante Francesco Schettino la Corte d'Appello di Firenze ha confermato la condanna di primo grado a 16 anni inflitta dal tribunale di Grosseto.

   Il relitto ha fatto ingresso al bacino dove sarà completato completamente smantellato. Lo scafo è stato spinto lentamente dai rimorchiatori all'interno: l'operazione è durata ore. "L' operazione è particolarmente delicata - ha spiegato l'ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante della Capitaneria di Porto - tanto che la velocità d'ingresso è stimata in un metro al minuto". Pettorino ha sottolineato il livello di grande eccellenza della professionalità di chi lavora nello scalo genovese.

"L'operazione era stata studiata nei minimi dettagli, avevamo cercato un assetto che ci permettesse di entrare con minori difficoltà. Abbiamo cercato di proteggere i bordi del bacino perché avevamo ingombri massimi e spazi a disposizione molto limitati, 40 centimetri ai due lati e sotto la chiglia, ma tutto è stato più rapido del previsto". Lo ha detto John Gatti, il capo pilota del porto di Genova che ha compiuto la manovra, spiegando che tutto si concluderà intorno alle 17. "Noi avevamo preventivato una velocità bassa, per prudenza - continua Gatti - e avevamo stimato circa 8 ore per la manovra. In realtà la nave è scivolata meglio del previsto, siamo entrati subito e l'acqua è defluita bene. Questo ci ha aiutato a far concludere la manovra in tempi ridotti". Il momento più complesso dell'operazione è stato proprio l'imbocco del bacino. "Levarsi dall'incastro tra i cassoni di prora e di poppa è stato abbastanza agevole - dice Gatti - la traversata non ha avuto difficoltà e anche l'evoluzione è andata bene permettendoci di arrivare davanti al bacino nella posizione ideale. La più delicata è stata proprio l'introduzione della prima parte della nave nel bacino. Ma è andata bene". Il relitto ha compiuto un tragitto di 1,8 miglia all'interno del porto di Genova.

Il relitto era arrivato a Genova nel porto Prà - Voltri il 27 luglio 2014 dopo una complicata e mai avvenuta prima operazione di trasporto grazie a 30 cassoni che ne avevano garantito il galleggiamento. Qui è avvenuta la prima fase dello smantellamento con l'eliminazione di oltre 5700 tonnellate di materiali, iniziativa che ha garantito il pescaggio necessario per il successivo trasferimento, avvenuto nel maggio dello scorso anno al molo dell' ex Superbacino dove sono stati eliminati i ponti. Ora l'arrivo al bacino quattro di Ente bacini dove lo scafo sarà fatto a pezzi e riciclato. Alla fine, la demolizione di Concordia, serviranno sei mesi, avrà permesso il recupero dell'82% del materiale che componeva la più grande nave da crociera voluta da Costa, un gigante da 114 mila tonnellate di stazza, lungo 298 metri e largo 36.

Si sono concluse alle ore 18.00 le operazioni di messa in sicurezza del relitto, a nove ore dall'inizio delle operazioni, risulta essere "assicurata in cantiere e posizionata sulle tacche". La notizia arriva da fonti di autorità portuale di Genova. Al termine delle operazioni l'Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante della capitaneria di Porto, ha espresso un plauso all'intera comunità portuale genovese, alla Protezione civile, ai servizi tecnico nautico del porto e a tutte le forze coinvolte nell'operazione.

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