"Anche oggi i lavoratori del tpl
sono stati confinati dentro una stanzetta con un televisore per
espressa decisione del governatore Giovanni Toti, senza che ne
fossero informati l'ufficio di presidenza e i capigruppo del
Consiglio. Una decisione antidemocratica, l'ennesimo attacco
alla libertà di partecipazione dei cittadini ai lavori delle
istituzioni". Lo scrive in una nota il gruppo Pd in Consiglio
regionale commentando la decisione di chiudere nuovamente le
porte durante la discussione dell'assemblea della modifica della
legge regionale per il trasporto pubblico locale. E' la terza
volta che il Consiglio regionale chiude le porte al pubblico
durante la discussione per il Tpl e per il commercio.
"Toti - prosegue la nota - sta militarizzando l'aula. Il
Consiglio regionale dovrebbe essere un momento di democrazia,
non una reggia inespugnabile".
Sulla stessa lunghezza d'onda il Movimento 5 stelle che, in
una nota firmata da Fabio Tosi e Marco De Ferrari chiedono
l'intervento del Prefetto. "L'idea di democrazia e
partecipazione che ha in mente Toti continua ad essere vacua e
inesistente - si legge nella nota - Ci chiediamo cosa ne pensi
il Prefetto di questa pratica manifestamente antidemocratica,
specie di fronte a condotte pacifiche di legittimo dissenso
tenute tanto ieri dai commercianti quanto oggi dai lavoratori
del Tpl".
Anche per Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) la scelta di
approvare la modifica alla legge con il Consiglio a porte chiuse
è "una scelta sciagurata".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA