Le opposizioni in Consiglio
regionale, Pd, M5S e Rete a Sinistra, hanno deciso di
abbandonare la seduta dov'è in discussione la modifica della
legge regionale sul trasporto pubblico "a seguito della
decisione della Giunta Toti di chiudere il Consiglio ai
lavoratori del trasporto pubblico locale". La maggioranza dovrà
proseguire la seduta con i suoi 16 consiglieri su 31. "Ce ne
andiamo dall'aula perché i lavoratori autoferrotranvieri non
sono stati fatti entrare - dicono i consiglieri d'opposizione,
un vulnus della democrazia di cui è stato responsabile il
presidente Toti".
La maggioranza invece afferma che i lavori dell'assemblea non
sono a porte chiuse, ma aperte a una piccola delegazione di
lavoratori. Toti sottolinea che è doveroso garantire che il
Consiglio lavori senza interruzioni.
La modifica della legge regionale sul Tpl, prevede
l'abolizione del bacino unico di servizio, l'abolizione della
gara unico per l'affidamento del servizio e la soppressione
dell'agenzia regionale del trasporto pubblico locale e
l'istituzione di quattro bacini provinciali e quattro gare per
dare il servizio. Per il Pd è un passo indietro, non integra
ferro e gomma e aggrava la debolezza del trasporto pubblico
locale. Per il M5s è il primo passo verso la privatizzazione.
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