"Siamo convinti che il Salone di Genova sia quello di cui tutto il settore ha bisogno. Ha retto in situazioni difficilissime con il crollo del fatturato della nautica dai 6,5 miliardi del 2008 ai 2,4 nel 2014 e oggi ci sono le condizioni migliori per la ripartenza": così la presidente di Ucina Confindustria Nautica Carla Demaria presentando la rassegna che aprirà i battenti il 20 settembre. Il riferimento è alle polemiche che hanno fatto seguito alla 'fuga' dall'associazione e da Confindustria di un gruppo di grandi marchi. Ad accrescere le tensioni sono stati gli annunci di 'Nautica Italiana, nata per volontà dei transfughi da Ucina, di organizzare eventi alternativi in Toscana e alla fiera di Milano. "Il salone di Genova è sicuramente migliorabile - ha affermato Demaria - e per questo stiamo lavorando con le istituzioni alla creazione di uno strumento giuridico, una newco, che sia aperta ad altre associazioni o soggetti, affinchè ci si unisca in uno sforzo comune per mettere insieme le energie e i finanziamenti". La società sostituirebbe l'attuale 'I Saloni nautici' controllata da Ucina che organizza la rassegna genovese.
Demaria non esclude la possibilità che in futuro si organizzino altri saloni fuori Genova, anche a Milano, "ma quando ci sarà la massa critica". In difesa del salone di Genova Demaria ha in particolare ricordato che a valle della scorsa edizione sono stati stipulati contratti per 50 milioni di euro.
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