Presa la banda georgiana dei furti in casa che da tempo svaligia abitazioni fra la Toscana e la Liguria. Tre uomini, due georgiani e un presunto lituano (il suo documento potrebbe essere falso) sono stati intercettati e arrestati stanotte mentre tentavano un furto nel ponente di Genova dagli investigatori del nucleo radiomobile dei carabinieri di Genova che da mesi avevano avviato indagini sulla banda. I tre riuscivano a entrare nelle case usando una lastra radiologica, quando la porta era chiusa senza mandate, oppure si servivano di speciali grimaldelli e una calamita.
Erano professionisti del furto i tre georgiani arrestati dai carabinieri nella notte fra sabato e domenica, in via Taggia, nel ponente di Genova. Per essere sicuri che gli abitanti dell'appartamento da svaligiare erano fuori, lasciavano piccole strisce di plastica tra i battenti della porta, se durante il successivo sopralluogo le trovavano al loro posto capivano che potevano agire, altrimenti cambiavano obiettivo. La professionalità dei tre è confermata dalla sofisticata tecnica usata per entrare in casa: grazie a piccoli grimaldelli calamitati riuscivano a forzare anche le porte blindate. Gli arrestati hanno 29, 24 e 46 anni. Il ventinovenne era evaso dai domiciliari a Capraia e Limite (Firenze), il più anziano era stato scarcerato a Torino il 4 luglio scorso. I carabinieri li cercavano da un mese: i tre, secondo i militari, solo a Genova avrebbero compiuto almeno 10 colpi in quartieri bene. Dopo l'arresto in una delle due auto usate dai ladri sono stati trovati 35 gioielli in oro e argento. Fra cui un braccialetto con il nome e la data di nascita di un bambino che ha permesso, grazie ad accertamenti svolti all'Anagrafe, di scoprire quale dei 40 appartamenti di via Taggia era stata svaligiato. I proprietari stavano trascorrendo le ferie in Sardegna. Nella casa dei ladri, a San Martino, trovati altri gioielli rubati, oggetti per scassinare e casseforti portate via da alloggi svaligiati
Riproduzione riservata © Copyright ANSA