Trenta migranti sono stati bloccati dalle forze dell'ordine a Ventimiglia, la scorsa notte, per essere identificati e poi indirizzati ai centri di accoglienza. I controlli sono avvenuti soprattutto alla stazione ferroviaria e lungo l'Aurelia in direzione del confine. Intanto a Ventimiglia si registra anche una emergenza sanitaria, dopo i cinque ricoveri per varicella. La Asl ha distribuito 72 vaccini.
"Le vaccinazioni continueranno e le visite continueranno", dice la Asl annunciando che alcuni dei pazienti ricoverati sono già stati dimessi.
Il sindaco Enrico Ioculano rilancia l'idea di un centro di accoglienza temporaneo e dice che "occorre valutare ogni aspetto e non solo il luogo di insediamento. Il primo nodo è la tipologia di struttura e per chi. Poi c'è la gestione: chi, con quali risorse, per quante persone, per quanto tempo e in quale rapporto con le istituzioni". Secondo Ioculano, "risolto questi aspetti siamo a metà dell'opera". Un centro di accoglienza temporaneo che possa ospitare fino a 300 profughi per un periodo di permanenza breve, non oltre le 48 ore, entro cui farsi identificare oppure lasciare il campo, è la proposta del sindaco sostenuta da Anci Liguria. "L'utilizzo delle strutture più ampie per un'accoglienza di prima necessità, propedeutica alla identificazione, allo smistamento o al rimpatrio, e un'accoglienza praticata sul territorio, evitando grandi concentrazioni, da soggetti no profit affidabili e controllati, sono i due punti cardine del modello proposto da Anci - ricorda il segretario generale Pierluigi Vinai - Ora non si può più ignorare che questa è l'unica strada per fronteggiare l'emergenza". "Siamo vicini al sindaco Ioculano, che sosterremo con forze e mezzi", dice Vinai. Attraverso la Commissione Immigrazione, Anci Liguria si sta adoperando per l'attivazione di un "Piano per Ventimiglia" che contenga protocolli operativi e risorse adeguate per fronteggiare i flussi in transito.
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