Alcune migliaia di persone hanno preso
parte alla processione del Corpus Domini presieduta dal
cardinale Angelo Bagnasco. Presenti anche diverse rappresentanze
di lavoratori tra le altre Ilva, Iren e, per la prima volta, i
lavoratori dell'Iplom di Busalla, l'azienda che ha causato lo
sversamento di greggio in alcuni torrenti genovesi. "Avevamo
chiesto una rappresentanza di tre lavoratori - ha spiegato don
Massimiliano Moretti, cappellano del lavoro - sono arrivati
molti di più". "Siamo una trentina di lavoratori in
rappresentanza dei 250 dipendenti della ditta" ha spiegato
Eugenio Noli, membro del Consiglio di Fabbrica. "Siamo qui - ha
proseguito - perché temiamo la chiusura della fabbrica e perché,
dopo i primi tempi, ormai l'attenzione nei nostri confronti è
venuta meno. Per questo speriamo che, nel rispetto della
magistratura e delle indagini in corso, si possa salvaguardare
l'occupazione perché se la fabbrica dovesse rimanere chiusa
troppo tempo potrebbe essere un problema tornare alla
produzione".
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