Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Spese pazze: indagato avvocato Broglia

Spese pazze

Spese pazze: indagato avvocato Broglia

Per l'accusa avrebbe speso 119 mila euro per acquisti personali

GENOVA, 17 maggio 2016, 20:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La procura ha indagato per peculato l'ex consigliere regionale dell'Italia di mezzo (prima Udc e poi passato al Pd) Fabio Broglia. Il suo nome aveva occupato le cronache negli Anni Settanta, quando venne rapito all'uscita da una discoteca a Milano e liberato dopo 23 giorni. Secondo l'accusa, Broglia nel periodo tra il 2008 e il 2010, avrebbe speso per acquisti personali oltre 119 mila euro di fondi destinati dalla Regione al partito, di cui era unico componente.
    Nei giorni scorsi il pm ha inviato l'avviso di conclusioni indagini. Secondo la Guardia di finanza, Broglia si sarebbe fatto rimborsare l'acquisto di occhiali, taxi, viaggi per i suoi collaboratori, la spesa dal fruttivendolo, pranzi a Milano, acquisti da Ikea. L'inchiesta era nata dalla trasmissione degli atti da parte della Corte dei conti. I magistrati contabili lo scorso anno avevano aperto un'istruttoria per chiedere la restituzione delle spese nel periodo 2008-2009. Per la procura contabile il danno erariale ammonterebbe a quasi 2 milioni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza