Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Perin, polemica infinita col Frosinone

Perin, polemica infinita col Frosinone

'Mio nonno la fondò, tuo era arabo', poi si scusa e ritira post

GENOVA, 03 maggio 2016, 19:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' polemica per un post su Instagram di Mattia Perin, portiere del Genoa e della nazionale di calcio.
    "A Vallecorsa cambiò la storia, tuo nonno parla arabo...il mio fondò Littoria!", ha scritto su Instagram, in un crescendo di sfottò pesanti con la tifoseria della città ciociara. Il riferimento è alla località del frusinate dove vennero commesse violenze da parte dei reparti alleati di soldati marocchini. La vicenda, e gli stupri, vennero raccontati da Vittorio De Sica con 'La Ciociara'. Il post è stato ritirato e Perin ne ha postato uno nuovo: "Chiedo scusa a chi ho offeso col mio commento totalmente fuori luogo e per il quale sono rammaricato.
    Ho fatto erroneamente riferimento a fatti storici che non conoscevo appieno nella loro tragica gravità. In un periodo non semplice a livello professionale, non ho avuto la lucidità per evitare di reagire a una serie di continue e gravissime provocazioni a me e alla mia famiglia. Questo non costituisce un alibi perché so di aver sbagliato".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza