"Il nostro obiettivo è una 'sanità
a chilometro zero', più integrazione tra sanitario e sociale,
maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale". Così
l'assessore ligure alla salute Sonia Viale ha presentato il
"Libro bianco" sulla sanità ligure, un documento per la riforma
che apre da oggi "un processo di partecipazione e di raccolta di
suggerimenti e proposte da parte di tutti gli attori del mondo
sociosanitario, dai cittadini agli operatori". "Bisogna superare
il concetto di avere l'ospedale sotto casa, non possiamo
garantire reparti identici a pochi metri di distanza - ha
dichiarato Viale - Abbiamo bisogno di alta specializzazione, ma
manteniamo i presidi che ci sono oggi, non possiamo più
tagliare. L'ospedale del Ponente? Basta ospedali realizzati in
base al colore politico di chi è al governo in questo o quel
territorio, guardiamo alle esigenze effettive di tutti i liguri.
Il 'vento è cambiato' significa che ora trattiamo tutti i
territori, da Ventimiglia a Sarzana, alla stessa maniera". Viale
illustra la road map della Liguria per la riforma della sanità
regionale: "Tra questo febbraio e il prossimo aprile, incontrerò
i sindaci dei Comuni liguri sul territorio; tra maggio e giugno
la giunta regionale preparerà la stesura definitiva del testo
della riforma della sanità ligure con la relativa proposta di
legge, da luglio partirà l'iter per l'approvazione in consiglio
regionale". Coinvolto anche l'oncologo Umberto Veronesi che era
stato invitato oggi a Genova alla presentazione del Libro
Bianco. "Veronesi non è potuto venire, lui è già stato uno dei
'saggi' per la riforma in Lombardia, siamo in contatto e
sentiremo anche il suo parere", ha detto ancora Viale. Sul
fronte dell'apertura ai privati nella sanità ligure, oggi a
Genova è intervenuto anche Gabriele Pelissero, presidente
nazionale Aiop (Associazione italiana ospedalità privata). "Bene
apertura a più competizione in Liguria per una maggiore
efficienza del sistema - ha detto Pelissero - L'Aiop rappresenta
il 25% dell'attività sanitaria in Italia. L'apertura ai privati
in sanità è un fenomeno europeo, il sistema misto
pubblico-privato serve a migliorare i servizi".
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