"Il porto rischia di diventare crocevia
di soggetti legati al terrorismo internazionale, ma queste
persone devono capire che qui i controlli sono serrati e che non
possono girare indisturbati senza dare contezza di chi siano e
cosa fanno". E' quanto detto dal procuratore capo di Genova
Francesco Cozzi, in merito all'arresto dei tre libici arrivati
in porto su tre auto presumibilmente rubate e con foto di armi e
scene di guerra sui telefoni.
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