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La Liguria dice no alla teoria gender nelle scuole

Consiglio regionale

La Liguria dice no alla teoria gender nelle scuole

Voto del consiglio regionale in contrasto indicazioni ministero

GENOVA, 28 ottobre 2015, 15:07

Redazione ANSA

ANSACheck

La sede del Consiglio regionale della Liguria - RIPRODUZIONE RISERVATA

La sede del Consiglio regionale della Liguria - RIPRODUZIONE RISERVATA
La sede del Consiglio regionale della Liguria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Consiglio regionale della Liguria ha detto no alla 'teoria gender' nelle scuole con 16 voti favorevoli della maggioranza di centrodestra e 14 contrari.
    La decisione in contrapposizione alle indicazioni del ministero dell' istruzione. Due le mozioni approvate. Una impegna la giunta affinché "nelle scuole di ogni livello e grado nella Regione non venga introdotta la 'teoria del gender' e venga rispettato il ruolo della famiglia nell' educazione all'affettività e alla sessualità. "In questo modo - si legge nella mozione - gli studenti impareranno anche che la madre e il padre, nella famiglia apportano la loro insostituibile ricchezza specifica". Nel documento si chiede, inoltre, che nelle scuole "si educhi al rispetto del corpo altrui e al rispetto dei tempi della propria maturazione sessuale ed affettiva accompagnandola anche con corsi di educazione all'affettività e alla sessualità concordati con i genitori". Dai contenuti molto simili anche la seconda mozione. Contrari tutti i consiglieri di opposizione (Pd, M5S e Lista Pastorino) che hanno motivato il loro no spiegando come non esista nessuna proposta in parlamento sulla teoria gender. "Si tratta di una bufala inventata solo per creare paura", ha detto il consigliere del M5S Marco De Ferrari, mentre il consigliere del Pd Sergio Rossetti ha definito quella avviata dal centrodestra "una discussione ideologica" annunciando che "da cattolico praticante avrebbe votato contro".
   

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