In merito al ribaltamento a mare
dello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente e all'ipotesi
di rinvio dell'opera "voglio ricordare che lo stabilimento c'è
ancora solo grazie alla mobilitazione delle istituzioni e della
città. Se fosse stato chiuso oggi l'azienda non saprebbe dove
costruire le navi". Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio
regionale Raffaella Paita, rispondendo alle affermazioni dell'ad
di Fincantieri, Giuseppe Bono, che ha sottolineato come non è
possibile fare ora quell'intervento perché sono in costruzione
le navi.
"L'opera non può essere rinviata, per molte ragioni. La prima
riguarda il fatto che il progetto prevede anche la messa in
sicurezza del rio Molinassi, colpevole degli allagamenti di
Sestri. La seconda riguarda il fatto che il ribaltamento sarà
eseguito con smarino del terzo valico e sarebbe veramente
complicato trovare un altro sito idoneo. Infine, posticipare
l'intervento vorrebbe dire perdere il finanziamento statale di
70 milioni. A questo punto, per poter conciliare le nuove
esigenze evidenziate da Bono con la necessità di andare avanti
con il progetto, chiedo alla Giunta regionale di chiedere
immediatamente al Ministero dello sviluppo economico la
convocazione del comitato di vigilanza dell'accordo di programma
per poter avviare un confronto tecnico capace di individuare una
soluzione in grado di conciliare entrambe le esigenze", spiega
Paita.
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