"Adesso sono libero, ma a che prezzo? Ho perso mio padre e stavo per perdere mia madre". Lo ha detto il farmacista, figlio del pediatra che si è ucciso ieri dopo aver lasciato un biglietto con la scritta 'La magistratura miope a volte uccide', riferendosi all'inchiesta della procura di Monza su un traffico di farmaci antitumorali che aveva portato all'arresto del figlio. "Il senso di colpa dovrebbero averlo altri che emettono provvedimenti con tanta fretta", ha osservato.
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