Si preannuncia imponente la
manifestazione che Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per domani per
chiedere la riapertura della centrale elettrica a carbone
Tirreno Power di Vado. A partire dalle 9:30 le vie del centro di
Savona saranno invase dai lavoratori della centrale e dalle
imprese dell'indotto. Al loro fianco anche i lavoratori di altre
aziende savonesi. La manifestazione si concluderà davanti alla
prefettura. L'iniziativa è stata decisa per difendere i posti di
lavoro a rischio alla centrale. L'azienda ha fatto sapere che
dal 28 febbraio non pagherà più gli stipendi. La centrale
coinvolge 800 lavoratori, 250 diretti e il resto di societa'
esterne. Ora in centrale è in atto la cassa integrazione.
"Confidiamo nella partecipazione dei sindaci di Vado e
Quiliano Monica Giuliano e Alberto Ferrando - sottolinea
Maurizio Perozzi della Rsu - Cisl ma anche di qualche esponente
della Regione per chiedere con forza che il Governo sblocchi la
situazione". Sulla centrale è in atto un sorta di
contrapposizione tra il ministero dello Sviluppo economico e
quello dell'Ambiente con il primo che ha individuato norme più
blande rispetto alle prescrizioni per l'Aia dettate dal secondo.
Il caso è rappresentato dalla costruzione della copertura del
carbonile: il 31 dicembre scorso lo Sviluppo economico ha detto
che l'azienda ha 30 mesi di tempo per realizzarlo, nello stesso
giorno l'Ambiente ha dato tempo fino al marzo 2015.
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