Verrà siglato nei prossimi giorni
il protocollo d'intesa, concordato nel corso di una riunione in
Prefettura, a Genova, per i lavoratori che opereranno a bordo
del relitto della Costa Concordia. La scelta è stata quella di
istituire un osservatorio permanente presso il Comitato di
Igiene e Sicurezza settore Riparazioni Navali dell'Autorità
portuale, con il coinvolgimento di tutte le parti per avviare un
percorso di monitoraggio continuo su tutto il ciclo della
lavorazione, dalla prima fase, quella dello smantellamento, fino
alla demolizione. "E' stato un incontro molto utile, positivo e
collaborativo - ha spiegato il presidente di Autorità Portuale,
Luigi Merlo - per garantire i migliori strumenti per la
sicurezza sul lavoro, il massimo coordinamento tra le parti in
causa e i più efficaci controlli delle autorità preposte con
l'obiettivo di rafforzare l'efficacia delle operazioni". Il
Comitato si riunirà periodicamente o su richiesta dei suoi
componenti e, nel primo incontro utile, le aziende del consorzio
illustreranno il piano complessivo di sicurezza del cantiere.
"L'osservatorio cercherà di coordinare tutte le categorie al
meglio - ha spiegato Giglio Landucci della Uil - perchè sia
coordinata tutta la sicurezza evitando che ognuno possa andare
per conto proprio". Un controllo necessario su tutte le fasi
della lavorazione "con la possibilità di verificare il rispetto
delle norme - ha spiegato Anton Giulio Mannoni, della CGIL -
anche all'interno della catena di appalti e sub appalti". La
riunione è stata utile anche per chiarire alcuni dettagli
normativi. "Nel caso di Costa Concordia è stato chiarito - ha
sottolineato Antonio Graniero, segretario Generale Cisl - che si
applicherà in questo caso la legge 272, quella sulla sicurezza
nelle operazioni portuali, e non la legge 81 che norma salute e
sicurezza sul lavoro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
