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Maltrattamenti in Rsa, 12 arresti

Sociale

Maltrattamenti in Rsa, 12 arresti

Operazione della Guardia di finanza a Savona

SAVONA, 11 aprile 2014, 09:21

Redazione ANSA

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Maltrattavano pazienti neuropsichiatrici: per questo motivo la Guardia di finanza di Savona ha eseguito 12 misure di custodia cautelare a carico di operatori socio sanitari dipendenti di una residenza sanitaria assistita di Savona. Gli arresti sono stati chiesti dalla procura della repubblica e concessi dal gip. Nove operatori sono finiti in carcere e tre ai 'domiciliari'. I pazienti erano sottoposti a umiliazioni e venivano picchiati. La realta' scoperta con intercettazioni ambientali e filmati. L'indagine era partita dalla denuncia di un familiare al quale un paziente aveva detto che veniva picchiato.

"Non fatemi stare con lui, quello mi massacra di botte". E' una delle frasi choc che un giovane paziente della Rsa Vada Sabatia ha raccontato ad un parente che ha fatto scattare l'indagine che ha portato a 12 arresti tra gli operatori del centro: nove sono finiti in carcere e tre ai domiciliari. "Gli indagati - ha spiegato il colonnello della guardia di finanza Michele Piemontese - dovevano assistere disabili con problemi neurologici e psichiatrici. Secondo quanto abbiamo riscontrato dalle intercettazioni ambientali e dai filmati abbiamo scoperto che venivano maltrattati ed umiliati con continuità". "Più di cento i casi accertati di maltrattamenti fisici, con pugni o calci, e umiliazioni", ha sottolineato il pm Giovanni Battista Ferro che ha condotto l'inchiesta.

Asl, 'situazione folle'  - "La Segesta che gestisce la Rsa di Vado Ligure ci ha assicurato che il personale del reparto Nucleo 3D disabili è già stato sostituito a seguito degli arresti. Noi abbiamo chiesto che il nuovo personale inserito sia monitorato attentamente e che ci sia inviato un elenco con i nominativi e le qualifiche corrispondenti". Lo ha detto Flavio Neirotti, direttore generale dell'Asl 2 dopo un sopralluogo alla Rsa Vada Sabatia compiuto insieme a Maurizio Modenesi, dirigente per le strutture residenziali dell'Asl 2. "E' una situazione davvero folle - ha aggiunto Neirotti - che ha lasciato l'amaro in bocca non solo a noi ma anche alla stessa Segesta. Gli arrestati sono operatori che lavoravano nella struttura anche quando era di proprietà della Fondazione Ferrero e poi sono stati assorbiti dal nuovo gestore. Da parte nostra vogliamo capire quali saranno gli sviluppi dell'inchiesta e quindi ci terremo in stretto contatto con la Procura".

Sospeso iter conferma accreditamento - "La situazione che si è venuta a creare nella struttura di Vada Sabatia a Vado Ligure è gravissima. I maltrattamenti perpetrati a danni di ragazzi disabili sono intollerabili. Per questo valuteremo tutte le misure e le sanzioni da adottare alla luce delle responsabilità dirette degli operatori e di chi ha compiti di direzione della struttura, in primo luogo il rinnovo dell'accreditamento in corso sarà sospeso per una piena valutazione dell'accaduto". Lo dicono gli assessori alla Salute e al Welfare della Regione Liguria, Claudio Montaldo e Lorena Rambaudi, dopo aver appreso la notizia degli arresti di 12 operatori socio-sanitari che lavoravano nella struttura. "La Asl - hanno detto i due assessori - è in contatto con la magistratura e sulla base di quanto emergerà verranno decise misure, perché quanto fatto contro dei ragazzi disabili, oltre a lasciare sgomenti, ci deve indurre ad una reazione forte".
   

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