Percorso:ANSA > Legalità > I Beni Ritrovati > Mafia: Beni confiscati, da studenti videolettera ad Agenzia
Mafia: Beni confiscati, da studenti videolettera ad Agenzia
domani la presentazione al Liceo Danilo Dolci di Palermo
27 maggio, 13:22 (ANSA) - PALERMO, 27 MAG - Hanno scelto di inviare una
videolettera per chiedere che venga assegnato loro un magazzino
confiscato da trasformare in palestra. E' l'appello inviato
all'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, alla
Provincia di Palermo e al sindaco Leoluca Orlando,
dagli alunni del liceo Danilo Dolci di Palermo, e che domani
sarà presentato alle 11.30 nella sede di via Fichidindia
dell'istituto. La stessa scuola si trova in un bene confiscato
ai boss Graviano nel quartiere di Brancaccio.
"La scuola ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione
- ha detto il dirigente scolastico, Domenico Di Fatta - ogni
anno la Provincia ha dovuto versare un canone di locazione
all'amministrazione giudiziaria. L'auspicio è che ora una parte
anche piccola della somma risparmiata dal canone sia vincolata
alla manutenzione dell'edificio. Gli studenti sanno che è la
legge a stabilire se vendere, affittare o liquidare i beni
aziendali confiscati. Ma valutare queste ipotesi è proprio ciò
che chiedono al comune, ente che subentrerà alla provincia che
ha avuto assegnati i locali della scuola proprio dal prefetto
Umberto Postiglione, il 7 maggio scorso. La richiesta trova
riscontro anche nella nuova programmazione dei fondi europei".
La videolettera è la tappa conclusiva di un percorso educativo antimafia avviato dalla fondazione "Progetto legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia" finanziato dal MIUR - Direzione generale dello studente tramite l'iniziativa "Più scuola meno mafia". A lavorare con i ragazzi sono stati i professori Luigi Barbieri e Vincenzo Teresi. "Il modo migliore di far crescere Brancaccio è costruire per la propria comunità: ciò che facevano persone di cuore come Don Pino Puglisi e Giovanni Lo Porto - ha detto Giambattista Tona, presidente della Fondazione Progetto Legalità onlus - La scuola lo scorso anno ha perso un alunno, Marco Muratore, per un incidente con la moto. Mi ha colpito che la famiglia e i compagni di scuola abbiano cercato di tramutare il proprio dolore in insegnamento per la sicurezza degli altri".
La giornata conclusiva prevede anche la videotestimonianza di Alessandro Marsicano,il pasticcere che ha denunciato i suoi estorsori. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
La videolettera è la tappa conclusiva di un percorso educativo antimafia avviato dalla fondazione "Progetto legalità onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia" finanziato dal MIUR - Direzione generale dello studente tramite l'iniziativa "Più scuola meno mafia". A lavorare con i ragazzi sono stati i professori Luigi Barbieri e Vincenzo Teresi. "Il modo migliore di far crescere Brancaccio è costruire per la propria comunità: ciò che facevano persone di cuore come Don Pino Puglisi e Giovanni Lo Porto - ha detto Giambattista Tona, presidente della Fondazione Progetto Legalità onlus - La scuola lo scorso anno ha perso un alunno, Marco Muratore, per un incidente con la moto. Mi ha colpito che la famiglia e i compagni di scuola abbiano cercato di tramutare il proprio dolore in insegnamento per la sicurezza degli altri".
La giornata conclusiva prevede anche la videotestimonianza di Alessandro Marsicano,il pasticcere che ha denunciato i suoi estorsori. (ANSA).