Oltre 12 mila partecipano a marcia "Pace in tutte le terre"
Promossa dalla Comunità di s. Egidio
01 gennaio, 17:00 (ANSA) - ROMA, 1 GEN - Oltre 12mila persone hanno partecipato
questa mattina alla marcia "Pace in tutte le terre", promossa
dalla Comunità di Sant'Egidio. Nelle stesse ore e per tutta la
giornata di oggi migliaia di persone hanno scelto di uscire
dalle proprie case in centinaia di città europee, africane,
asiatiche e americane, per sostenere il messaggio del Papa sulla
"nonviolenza", in occasione della 50° Giornata mondiale della
Pace. "Un appuntamento che quest'anno - sottolinea la Comunità
di Sant'Egidio - ha visto ovunque una partecipazione ancora più
sentita in risposta alle guerre, alla violenza diffusa e al
terrorismo che ha colpito duramente anche in una notte di festa
come quella appena trascorsa". Al corteo di Roma, che ha visto
l'adesione di numerose associazioni e organizzazioni, hanno
partecipato persone di ogni età, italiani insieme a immigrati e
rifugiati, originari di diversi Paesi. Lungo tutta via della
Conciliazione, fino a piazza San Pietro, hanno portato cartelli
con i nomi del Paesi del mondo ancora in guerra. Prima della
marcia, davanti a Castel Sant'Angelo, si sono ascoltate alcune
testimonianze, come quella del presidente del Centro Astalli,
Camillo Ripamonti, che ha sottolineato "l'importanza di
costruire una rete capace di sostenere un sempre più vasto
movimento di pace". O quella di Nour, rifugiata siriana giunta
in aereo con Papa Francesco da Lesbo, che ha ricordato come il
suo Paese, prima della guerra, fosse un simbolo di convivenza
interreligiosa, e come, tragicamente, "nessuno", nella comunità
internazionale, "abbia avuto la voglia di dire basta alla follia
di un conflitto che ha già fatto 600mila morti". Dopo
l'intervento di Adriana Ciancio, 11 anni, del movimento "Giovani
per la Pace", è intervenuto il presidente della Comunità di
Sant'Egidio, Marco Impagliazzo: "Oggi, di fronte a ciò che è
successo a Istanbul, questa marcia ha un significato ancora più
grande. Il mondo si è ammalato e occorre guarirlo dai troppi
conflitti che lo soffocano: la guerra è il passato, fa rumore,
scoppia lasciando rovine dietro di sé, la pace invece fiorisce e
rappresenta il futuro perché cresce giorno dopo giorno".(ANSA).
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