(ANSA) - CHIETI, 15 GIU - Con riferimento alle ultime prese
di posizione dei sindaci abruzzesi riguardo al tema pedaggi su
A24/A25, Strada dei Parchi ribadisce che non decide, né potrebbe
farlo, gli aumenti tariffari: essi sono frutto di scelte del
Governo come previsto dal contratto di Concessione pubblicato
sul sito del Ministero delle Infrastrutture, in un documento
consultabile da ogni cittadino. È quindi la legge che stabilisce
i criteri per la determinazione delle tariffe. In fondo, si
legge in una nota, pedaggi più bassi sarebbero nell'interesse di
Strada dei Parchi in quanto potrebbero favorire un aumento del
traffico autostradale. Va ricordato, inoltre, che quasi il 57%
dell'importo del pedaggio finisce alla parte pubblica e che
Strada dei Parchi su ogni euro incassa effettivamente solo 43
centesimi, con cui deve garantire il servizio, i dipendenti, la
manutenzione, la sicurezza, la remunerazione degli investimenti
e tutto quanto è necessario all'autostrada.
L'autostrada percorre un territorio montuoso, complesso (153
viadotti e 54 gallerie) e soggetto a scosse sismiche. Tra il
2009 al 2016 Strada dei Parchi ha dato corso al 104,69% degli
investimenti previsti in convenzione con importanti immissioni
di capitale da parte degli azionisti (ad oggi circa 170 milioni
di euro) e non certo finanziati con l'aumento dei pedaggi. In
ragione delle 54.000 scosse sismiche registrate nel solo 2017,
Strada dei Parchi ha ottenuto, con molta fatica dal
concedente-Stato (è stata necessaria una sentenza del Giudice
amministrativo) le necessarie autorizzazioni e coperture
finanziarie (178 milioni di euro) per l'avvio dei lavori urgenti
di messa in sicurezza. Essa è pronta a effettuare anche gli
altri lavori urgenti previsti, ma, causa intoppi burocratici,
vengono ancora bloccati altri 192 milioni di euro, già stanziati
dal Parlamento.
Le autostrade A24-A25 sono la linea di collegamento tra Est e
Ovest, ma attraversano un territorio montuoso e poco abitato.
Come dimostra l'assenza di offerte nelle gare per la gestione
delle nuove aree di servizio, non si tratta di un'autostrada
redditizia. Inoltre, la crisi economica del 2008 ha provocato
una riduzione del traffico veicolare che ha reso la gestione
ancor più antieconomica. Nonostante questo, la concessionaria si
impegna a rispettare i propri impegni, nella speranza di non
dover essere lasciata sola e non dove rinunciare ai lavori per
la messa in sicurezza e di manutenzione.
Strada dei Parchi ribadisce ancora una volta la propria
massima disponibilità a confrontarsi con tutti i rappresentanti
del territorio, come già accaduto in passato, perché comuni
rimangono gli obiettivi di garantire ai cittadini massima
sicurezza e fruibilità di A24 e A25. Deve però essere chiaro a
tutti che in assenza dell'approvazione del nuovo Piano Economico
Finanziario da parte del Governo, come previsto dalla legge,
tali obiettivi non siano pienamente perseguibili.