(ANSA) - L'AQUILA, 5 DIC - Un "paradosso" per il quale "una
necessità ovvia" come la messa in sicurezza delle autostrade A24
e A25, "per effetto di procedimenti burocratici incomprensibili
e inaccettabili" viene "esposta a ritardi o blocco dei cantieri
dovuti non a carenza di risorse" ma "al mancato sblocco o messa
a disposizione delle stesse". Questo l'allarme, con richiesta
d'incontro al ministero dei Trasporti, lanciato in una nota dai
sindacalisti Domenico Fontana (Filt-Cgil), Angelo Saulo
(Fit-Cisl), Giuseppe Madonia (Sla-Cisal) e Nicola D'Ortona
(Ugl-At), in risposta allo stop ai lavori paventato dalla
concessionaria Strada dei Parchi del gruppo Toto in caso di
mancato sblocco di 57 milioni di euro mancanti dal complessivo
finanziamento di 110 per la messa in sicurezza delle due tratte,
che collegano il Lazio e l'Abruzzo. Le necessità di interventi
tempestivi sull'infrastruttura sono noti, i cantieri avviati,
tanti tantissimi lavoratori impiegati - scrivono i sindacalisti
- Disagi da affrontare oggi per avere sicurezza domani,
soprattutto lavori da terminare con le modalità previste negli
atti normativi approntati, al fine di evitare di far ricadere il
loro costo sugli utenti". Per le sigle in caso di impasse totale
"i primi a pagare sarebbero i lavoratori impiegati nei cantieri,
sicure vittime dei ritardi burocratici, che pagherebbero un
prezzo salatissimo due concetti basilari e irrinunciabili; sono
la sicurezza collettiva e il destino di quei territori
attraversati l'infrastruttura, dalla quale come drammaticamente
già dimostrato dipendono". I sindacalisti concludono auspicando
"notizie dell'iter oramai quadriennale dell'approvazione del
Piano economico finanziario dell'infrastruttura" e per questo
hanno "con urgenza richiesto di essere convocati" presso il Mit
perché "i cittadini meritano un'infrastruttura sicura, i
dipendenti certezze".