Il Lazio è la prima regione del Paese
per valore aggiunto e occupazione del comparto culturale e
creativo, un risultato trainato soprattutto dalla performance di
Roma, seconda provincia italiana per valore aggiunto prodotto
dal sistema produttivo culturale e creativo e terza per il
lavoro dovuto a cultura e creatività. È quanto emerge dalle
classifiche dello studio 'Io sono cultura - L'Italia della
qualità e della bellezza sfida la crisi' elaborato da Symbola e
Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell'assessorato
alla Cultura della Regione Marche e di Sida Group, presentato
oggi a Roma alla presenza del ministro ai Beni e alle Attività
culturali Dario Franceschini. Roma è dunque seconda (dopo
Milano) nella classifica delle province che più producono
ricchezza e lavoro con cultura e creatività. Un risultato
raggiunto, spiegano i promotori dello studio, "grazie
all'intreccio tra bellezza, cultura, innovazione e creatività
che ha saputo rilanciare il made in Italy, insieme al settore
della comunicazione e dei mass media, restituendo all'economia
romana una prospettiva al di là della crisi". Nella provincia di
Roma, infatti, il valore aggiunto creato dalla cultura è il
secondo più alto d'Italia: il 10% della ricchezza complessiva
del sistema economico locale. E sono ancora cultura e creatività
a impiegare l'8,8% degli occupati di questo territorio. La
grande ricchezza prodotta dalle industrie culturali e creative
nella provincia di Roma traina tutta la regione, che risulta
prima nel Paese per incidenza del valore aggiunto e occupazione
del sistema produttivo dell'industria culturale sul totale del
sistema economico locale. Nel Lazio, infatti, la cultura frutta
l'8,9% della ricchezza prodotta dal totale dell'economia
regionale, ossia 14,7 miliardi di euro. Un giro di affari che
nell'insieme impiega oltre 202 mila persone, equivalenti al 7,8%
del totale degli occupati in regione. Il sistema produttivo
culturale e creativo genera in Italia 89,7 miliardi di euro e
'attiva' altri settori dell'economia arrivando a muovere
nell'insieme 249,8 miliardi, equivalenti al 17% del valore
aggiunto nazionale. Il solo sistema produttivo culturale e
creativo da lavoro a 1,5 milioni di persone (il 6,1% del totale
degli occupati in Italia).
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