La Corte europea riconosce la
validità della documentazione presentata dalla Commissione Ue e
dichiara l'Italia inadempiente per le discariche di Roma
(Malagrotta, Colle Fagiolara, Cupinoro, Montecelio-Inviolata e
Fosso Crepacuore) e delle due discariche del SubAto di Latina
ubicate a Borgo Montello.
Secondo i giudici, al primo agosto 2012 (scadenza del termine
stabilito nella procedura di infrazione della Commissione) il
trattamento dei rifiuti in Lazio era inadeguato e chiede che
l'Italia si conformi.
La Corte riconosce quindi che al primo agosto 2012 la
situazione nella Regione Lazio non era conforme alle
prescrizioni delle direttive 2008/98 e 1999/31, che si fondano
sull'idea che l'interramento, così come qualsiasi altro
trattamento di rifiuti, debba essere controllato e gestito in
modo da prevenire o ridurre i potenziali effetti negativi su
ambiente e salute.
In quella data, spiegano infatti i giudici, non erano state
adottate "tutte le misure necessarie per un'adeguata selezione
delle diverse frazioni e la stabilizzazione della parte
organica, e non era stata creata una rete integrata ed adeguata
di impianti di gestione dei rifiuti, tenendo conto delle
migliori tecniche disponibili", evidenziando quindi "un deficit
di capacità di trattamento meccanico-biologico".
La Corte ribadisce perciò che "gli Stati membri devono
prendere le misure necessarie affinché solo i rifiuti già
trattati vengano collocati a discarica". Sottolinea che "la
nozione di 'trattamento' comprende i processi fisici, termici,
chimici o biologici (inclusa la cernita), che modificano le
caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la
natura pericolosa, di facilitarne il trasporto o favorirne il
recupero". La mera triturazione o compressione dei rifiuti
indifferenziati, senza un'adeguata selezione e una qualche forma
di stabilizzazione delle diverse frazioni, non risponde agli
obiettivi della direttiva.
La Regione Lazio da parte sua fa notare che "la condanna
della Corte Ue nei confronti dell'Italia per il trattamento
inadeguato dei rifiuti in alcune discariche del Lazio è relativa
al 2012, e che con l'attuale Giunta Zingaretti si è provveduto a
innovare profondamente il ciclo dei rifiuti della regione. Dal
mese di Aprile 2013 a Roma e nei mesi successivi in tutta la
Regione, infatti, non c'è un grammo di rifiuti che non sia
trattato secondo le direttive dell'Unione europea e la normativa
nazionale".
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