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Rifiuti Lazio:Corte Ue,violate direttive

Rifiuti Lazio

Rifiuti Lazio:Corte Ue,violate direttive

Regione,condanna relativa al 2012 ora rifiuti trattati a norma

BRUXELLES, 15 ottobre 2014, 12:25

Redazione ANSA

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La Corte europea riconosce la validità della documentazione presentata dalla Commissione Ue e dichiara l'Italia inadempiente per le discariche di Roma (Malagrotta, Colle Fagiolara, Cupinoro, Montecelio-Inviolata e Fosso Crepacuore) e delle due discariche del SubAto di Latina ubicate a Borgo Montello.
    Secondo i giudici, al primo agosto 2012 (scadenza del termine stabilito nella procedura di infrazione della Commissione) il trattamento dei rifiuti in Lazio era inadeguato e chiede che l'Italia si conformi.
    La Corte riconosce quindi che al primo agosto 2012 la situazione nella Regione Lazio non era conforme alle prescrizioni delle direttive 2008/98 e 1999/31, che si fondano sull'idea che l'interramento, così come qualsiasi altro trattamento di rifiuti, debba essere controllato e gestito in modo da prevenire o ridurre i potenziali effetti negativi su ambiente e salute.
    In quella data, spiegano infatti i giudici, non erano state adottate "tutte le misure necessarie per un'adeguata selezione delle diverse frazioni e la stabilizzazione della parte organica, e non era stata creata una rete integrata ed adeguata di impianti di gestione dei rifiuti, tenendo conto delle migliori tecniche disponibili", evidenziando quindi "un deficit di capacità di trattamento meccanico-biologico".
    La Corte ribadisce perciò che "gli Stati membri devono prendere le misure necessarie affinché solo i rifiuti già trattati vengano collocati a discarica". Sottolinea che "la nozione di 'trattamento' comprende i processi fisici, termici, chimici o biologici (inclusa la cernita), che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa, di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero". La mera triturazione o compressione dei rifiuti indifferenziati, senza un'adeguata selezione e una qualche forma di stabilizzazione delle diverse frazioni, non risponde agli obiettivi della direttiva. La Regione Lazio da parte sua fa notare che "la condanna della Corte Ue nei confronti dell'Italia per il trattamento inadeguato dei rifiuti in alcune discariche del Lazio è relativa al 2012, e che con l'attuale Giunta Zingaretti si è provveduto a innovare profondamente il ciclo dei rifiuti della regione. Dal mese di Aprile 2013 a Roma e nei mesi successivi in tutta la Regione, infatti, non c'è un grammo di rifiuti che non sia trattato secondo le direttive dell'Unione europea e la normativa nazionale".
   

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