Per la prima volta dopo tanti anni
uno stilista francese in ascesa nel panorama internazionale, ha
scelto di sfilare in Italia, con Altaroma. Si tratta di
Alexandre Blanc, esperienze lavorative da Carven, da Saint
Laurent quando al timone c'era Stefano Pilati, da Balenciaga.
Speriamo non sia un caso isolato ma l'inizio di una
controtendenza. La donna che propone per la passerella digitale
di Altaroma ha un temperamento artistico. Blanc ha pensato a una
collezione nata nelle sale dell'Académie libre de la Grande
Chaumière, nel quartiere di Montparnasse a Parigi. Questa
signora chic ha un atteggiamento aristocratico, sensuale,
un'anima artistica, che si riversa nel suo stile, visto che ama
passare ore in questo laboratorio di modelli viventi, che ha
ospitato artisti come Chagall, Giacometti, Louise Bourgeois,
Fernand Léger o anche Lempicka.
Alexandre Blanc ama liberarsi dalle stagioni, preferisce
rielaborare i tessuti di magazzino, riducendo l'offerta per
mantenere l'essenziale, l'essenza di una collezione, il giusto
numero di pezzi per definire un universo, una donna, uno stile
di vita. E' in questo stato d'animo che Blanc ha lavorato a
questa capsule di 13 look e a un numero limitato di tessuti, il
suo essenziale, un fresco di lana, un crepe de chine, tinta
unita o stampato, un popeline di cotone, ma anche uno shantung
giallo paglierino leggermente retrò, una gabardina di cotone per
rivisitare il trench, uno dei pezzi emblematici della
collezione.
La tavolozza dei colori è composta da colori neutri, marrone
cioccolato molto profondo, nero, bianco per le sensuali camicie
di seta, beige per i trench. La stampa più appariscente è un
giardino di acquerelli color seppia, disegnato dallo stilista,
che contrasta con una seta stampata a bolli bianchi su fondo
cioccolato. I dettagli illuminano la silhouette, le fibbie delle
giacche degli anni Quaranta sono state screziate, mentre le
collane e le cinture, fatte con elementi recuperati, mescolano
diversi colori di oro.
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