Se la realtà è complessa, per
osservarla oculatamente occorre eliminare il superfluo; "Less is
more", quindi. Il concetto del minimalismo passa
dall'architettura all'arte e diventa la traccia dell'esposizione
in corso nel seicentesco Palazzo Cavallerini Lazzaroni, a Roma,
dove sono in mostra oltre cinquanta opere di Krayon. Lucano di
Melfi, 35 anni, Krayon da tempo coltiva la pixel art, una
scomposizione ottica delle immagini portate su tela, come sui
muri e sui poster; uno stile che trasforma il mondo in pixel, le
unità minime del digitale, quei quadratini che compongono
l'immagine vista sugli schermi. Oltre all'atteggiamento zen del
"meno è meglio", occorre inoltre trovare un giusto punto di
osservazione, meno ravvicinato, per godere pienamente di quanto
offre il senso della vista. Solo così quel mondo apparirà
evidente e reale, meno digitale.
La mostra, Dario Pellegrino e Giacomo Guidi, prosegue fino al
29 febbraio al Contemporary Cluster.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA