Il Vaticano condanna
"il triste episodio del furto e della distruzione delle immagini
amazzoniche", avvenuto ieri. Le statuette di legno, raffiguranti
una donna incinta, sono state rubate nella chiesa della
Traspontina per essere gettate nel Tevere.
"In nome della tradizione e della dottrina - scrive il
direttore editoriale di Vatican News Andrea Tornielli - si è
buttata via, con disprezzo, un'effigie della maternità e della
sacralità della vita. Un simbolo tradizionale per i popoli
indigeni che rappresenta il legame con la nostra 'madre terra',
definita così da san Francesco d'Assisi nel suo Cantico delle
Creature".
Tornielli definisce gli autori del gesto "nuovi iconoclasti,
passati dall'odio attraverso i social media all'azione".
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