(ANSA) - ROMA, 16 APR -"Dopo il primo schiaffo, Stefano non
ha avuto il tempo di lamentarsi, non ha gridato. È caduto in
terra stordito e non ha urlato neppure dopo il calcio che gli è
stato sferrato a terra. Poi, quando l'ho aiutato a rialzarsi,
gli ho chiesto come stava e lui mi ha detto di stare tranquillo
perché era un pugile. Ma si vedeva che non stava bene". Lo ha
detto in aula Francesco Tedesco, il carabiniere superteste e
imputato di omicidio preterintenzionale che ha accusato del
pestaggio gli altri due militari coimputati.
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