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Alice e Lorenzo,"siamo ragazzini ma tocca ora a noi"

Alice e Lorenzo,"siamo ragazzini ma tocca ora a noi"

"grazie Greta,governanti ci ascoltino perchè siamo il futuro"

ROMA, 15 marzo 2019, 15:08

Redazione ANSA

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(di Paola Lo Mele) Tanto giovani quanto determinati a combattere fino in fondo la loro 'battaglia per la vita', per il futuro del pianeta. Alice, 9 anni, e Lorenzo, 13, sono due dei ragazzini che oggi hanno invaso il centro di Roma per lo sciopero internazionale per il clima. Quel 'Global Strike for future' lanciato da una loro quasi coetanea svedese, diventata icona delle lotte ambientaliste di tutto il mondo: Greta Thunberg. Hanno manifestato e poi parlato dal palco, dopo i 'grandi', il geologo Mario Tozzi e il climatologo Antonello Pasini. Alice è una bambina di 9 anni, nata e cresciuta in Italia ma che per un periodo ha vissuto in Inghilterra: è stata già etichettata la 'Greta italiana'. E a lei questa definizione non dispiace. Ha iniziato, infatti, ad incuriosirsi alla ragazza svedese protagonista degli scioperi per il clima del venerdì quando era in Inghilterra con la sua famiglia: "Ho visto una foto di Greta e mi sono un po' interessata, ma non ho fatto niente. Quando sono tornata in Italia ho deciso di aiutarla e quindi oggi sono qui. Sono contenta, pensavo sarebbe venuta meno gente...". Poi un messaggio rivolto proprio alla Thunberg: "Grazie per aver cominciato questo sciopero: se tu non lo avessi fatto, le persone non si sarebbero interessate al cambiamento climatico". "Sono orgogliosa che si stia impegnando - afferma la sua mamma -: è importante che i ragazzi inizino presto a trovare degli ideali e dei punti di riferimento. Adesso l'emergenza sembra essere quella dell'ambiente e quindi è giusto che si diffonda la voce dalle scuole alle piazze".
    Molto combattivo anche Lorenzo, 13 anni, della scuola media Vincenzo Cardarelli di Roma: "E' colpa dell'uomo se la terra è oggi in questa situazione, è quasi un suicidio. Perché se la terra è in pericolo di vita anche noi lo saremo. Per questo siamo qui oggi: per dire no alle politiche attuali, politiche di voluta ignoranza. Noi sentiamo una grande responsabilità, siamo il futuro! Anche se gli attuali governanti sono molto più grandi di noi, il futuro siamo noi". L'obiettivo delle migliaia di bambini e dei ragazzi che in un clima allegro e festoso sono stati i protagonisti della giornata di mobilitazione è ambizioso: sensibilizzare gli adulti, i politici, gli amministratori, al tema globale del cambiamento climatico ed indurli a cambiare rotta. Presto, prima che sia davvero troppo tardi. "Manifestazioni di questo tipo devono partire dai noi: dobbiamo sensibilizzare la classe dirigente e poi magari tra un po' diventare noi classe dirigente, facendo scelte che rispettano la natura e vita - afferma Lorenzo -.
    Scelte per l'uomo, per la terra e per la natura".
   

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