Quando Stefano Cucchi si trovava nelle
celle del tribunale in attesa di essere chiamato per partecipare
all'udienza di convalida del suo arresto "aveva il volto
tumefatto con macchie marrone scuro sul viso". Così Massimiliano
Di Carlo, agente della Polizia penitenziaria, ha raccontato in
aula l'immagine che vide di Cucchi dallo spioncino della cella
nelle camere di sicurezza del tribunale di Roma. Di Carlo non è
stato mai sentito nei procedimenti per la morte di Cucchi. Le
sue dichiarazioni sono solo agli atti dell'indagine interna
fatta dal Dap. La prossima udienza è il 27 febbraio. E sarà
citato, come anticipato dalla parte civile (dall'avvocato
Perugini, legale di uno dei poliziotti penitenziari che per la
vicenda di Cucchi sono stati assolti) anche il generale Vittorio
Tomasone, all'epoca dei fatti comandante provinciale dei
carabinieri di Roma e che, secondo alcuni testimoni ordinò
verifiche interne su quanto accaduto in caserma nella notte tra
il 15 e il 16 ottobre 2009, quando venne arrestato Cucchi.
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