(di Paola Lo Mele)
(ANSA) - ROMA, 09 FEB - All'indomani delle dimissioni della
responsabile dell'Ambiente di Roma, Pinuccia Montanari, il suo
successore non ha ancora un nome ufficiale ma, di sicuro, un
'identikit'. Il M5S, che supporterà la sindaca Virginia Raggi in
questa scelta, punta ad un assessore dal "pugno duro" e dal
profilo politico: potrebbe essere tanto una donna, quanto un
uomo. L'addio, fino a ieri imprevedibile, di Montanari ha colto
di sorpresa la maggioranza in Campidoglio che però si mostra
serena perché "il dipartimento è in buone mani" e punta ad un
ricambio veloce. Resta il nodo del futuro di Ama, la
municipalizzata dei rifiuti il cui bilancio ha fatto deflagrare
la crisi in Comune: i lavoratori sono in allarme e i sindacati,
già in stato di agitazione, prospettano un nuovo sciopero per
fine mese.
"Lunedì Raggi ci ha convocato in Campidoglio. Ci aspettiamo
che ci dica cosa sta succedendo, che ci spieghi i motivi della
crisi - dice all'ANSA il segretario della Fp Cgil di Roma e
Lazio Natale Di Cola -. Se non ci saranno prospettive certe per
rilanciare l'Ama e garantire gli 8000 lavoratori, la
mobilitazione - con un conseguente sciopero a fine febbraio -,
sarà inevitabile". Dal Movimento capitolino continuano ad
arrivare rassicurazioni: "Ama non corre alcun rischio".
Al centro della riunione infuocata dell'esecutivo di ieri c'è
il bilancio 2017 della municipalizzata dei rifiuti di Roma, che
ancora non è stato approvato a causa di alcune partite pregresse
su cui Comune e azienda non trovano una quadra. Alla fine, la
prima cittadina si è imposta per la 'bocciatura' del documento e
la Montanari, che non era d'accordo, ha rassegnato la sue
dimissioni. La linea decisionista della Raggi, emersa da qualche
tempo, starebbe creando qualche ansia tra gli assessori. Anche
perché le voci di un imminente rimpasto ormai circolano da mesi
a Palazzo Senatorio. "Chi non si attiene alla linea della
sindaca è fuori", sintetizza una fonte M5S.
Intanto, nel toto-nomi sui papabili per l'assessorato è
rispuntato quello di Paola Muraro, la prima responsabile
dell'Ambiente della giunta Raggi andata via a fine 2016.
Un'eventualità che però appare più una suggestione che una
soluzione concreta. "Nessun contatto" in tal senso, risponde
peraltro la stessa Muraro. Di grande stima gode una dirigente
del Comune, a capo della direzione Rifiuti: si chiama Laura
d'Aprile ma, proprio per le sue capacità, il Campidoglio vuole
che resti al suo posto. Altro capitolo è quello di Ama: con il
bilancio 2017 'bocciato' dalla giunta il vertice aziendale
Lorenzo Bagnacani continua ad apparire in bilico, ma per ora non
sarebbe orientato a dimettersi.
"Le dimissioni di Montanari sono l'epilogo della gestione dei
rifiuti inadeguata e fallimentare della giunta Raggi", attacca
Maria Spena di Forza Italia. "L'assessora Montanari è il
ventitreesimo volto dimesso o cacciato da Raggi", rimarca il
deputato dem Roberto Giachetti, sfidante della Raggi alle scorse
comunali di Roma. "Sono 24, il primo è stato Giachetti al
ballottaggio", gli risponde ironico su twitter il capogruppo M5S
Giuliano Pacetti.(ANSA).