Assolti perché "il fatto non
sussiste" il direttore sportivo della Lazio, Igli Tare e il
segretario generale del club, Armando Calveri che erano accusati
di falsa testimonianza. Lo ha deciso il giudice monocratico di
Roma, Elena Scozzarella.
Secondo l'accusa i due, difesi dall'avvocato Nicola
Capozzoli, avrebbero dichiarato il falso il davanti al Tribunale
del lavoro sostenendo che tra il marzo e il giugno del 2013 il
calciatore Mauro Zarate non si era allenato presso Formello,
quartier generale della Lazio. Obiettivo di Tare e Calveri era
assecondare la decisione del club che si era rifiutata di pagare
tre mesi di stipendio (circa 900 mila euro)al calciatore
argentino.
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