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Raid in bar: 4 arresti tra i Casamonica LE FOTO

Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno

Due arresti per la duplice aggressione avvenuta  il primo aprile in un bar alla Romanina, alla periferia di Roma. Mentre altri due, ricercati, si sarebbero costituiti. I due uomini, sentendosi braccati, si sono presentati alla stazione dei carabinieri di Tor Vergata. Ai quattro è contestata l'aggravante del metodo mafioso. I pm della Dda ipotizzano nei confronti di Antonio Casamonica e Alfredo, Vincenzo ed Enrico Di Silvio i reati di lesioni, minacce e danneggiamento aggravate da modalità mafiose. Nel corso del pestaggio ai danni del titolare del bar di via Salvatore Barzilai, nel quartiere della Romanina, e di una donna gli arrestati avrebbero detto: "Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro".

Antonio Casamonica e suo cugino Alfredo Di Silvio, personaggi legati all'omonimo clan, hanno aggredito una ragazza portatrice di handicap e un cittadino romeno di 39 anni, quest'ultimo proprietario dell'esercizio commerciale. Della vicenda scrive oggi il quotidiano La Repubblica. Sul raid sono state presentate alla polizia due denunce. Il fascicolo per ora è affidato ai pm che indagano sui reati comuni ma visti i personaggi coinvolti non è escluso che possa finire all'attenzione della Direzione distrettuale antimafia.

Il barista: 'Ora ho paura, temo vendette' - "Ora ho paura, sia per me che per i miei bambini. Temo che si possano vendicare". A parlare è il barista aggredito durante il raid. "Loro quel giorno non volevano aspettare la fila e hanno detto 'Qui noi siamo i padroni, è tutto nostro'. Pensavo che la signora stesse con loro poi ho capito che stavano litigando e lei mi difendeva, ad un certo punto le hanno gridato anche ti ammazzo" aggiunge.

C'è il video dell'aggressione - La polizia ha vagliato le immagini di una telecamera di sorveglianza posta sulla cassa del bar in cui è stata immortalata in particolare l'aggressione al barista. La donna è stata refertata in ospedale con 20 giorni di prognosi e il barista con 8 giorni. Nell'aggressione sono stati danneggiati anche gli arredi del locale. 

Minniti: 'Atti non rimarranno impuniti' - "Atti di questo tipo non possono rimanere impuniti". Lo dice il ministro dell'Interno Marco Minniti in merito all'aggressione avvenuta il 1 aprile a Roma ai danni di una donna e di un barista. "Ho telefonato al capo della polizia Franco Gabrielli - aggiunge - al quale ho chiesto una risposta ferma e tempestiva".

Moglie del titolare: 'Non ho paura, bisogna denunciare' - "Io non ho paura, non la ho mai avuta. A prescindere da chi sono e di chi è la nazionalità". Lo ha detto Roxana, moglie del titolare del bar dove il giorno di Pasqua è avvenuta un'aggressione da parte di esponenti del clan Casamonica. "La signora - ha aggiunto - è tornata qui anche nei giorni dopo, la ammiro perché è l'unica che ci ha aiutato. Mio marito sta bene adesso, noi non abbiamo niente contro nessuno ma chi ha sbagliato deve pagare. L'unica cosa giusta da fare in questi casi è chiamare le forze dell'ordine e denunciare".

 

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