Una perizia psichiatrica accerterà se
Francesco Carrieri, il direttore di banca di 56 anni che l'1
maggio 2017 a Roma ha ucciso la compagna Michela Di Pompeo fosse
capace di intendere e di volere al momento del fatto. Il gup ha
affidato oggi l'incarico al perito che avrà 90 giorni per
completare il lavoro. Nei confronti dell'imputato il pm ha
sollecitato una condanna a 12 anni senza alcuna aggravante e con
l'attenuante della seminfermità mentale. Su quest'ultimo aspetto
il giudice vuole effettuare altri accertamenti e ha aggiornato
il processo al 26 luglio. La sentenza è prevista per il 2
agosto. Il fatto avvenne nell'appartamento della donna, in via
del Babuino. L'imputato uccise la compagna che insegnava alla
Deutsche Schule di Roma con un manubrio da palestra. Dopo
l'arresto ammise di averla colpita al culmine di una lite
scaturita dal suo timore di essere lasciato. "Ho perso la testa
- disse durante l'interrogatorio di convalida - Ho sofferto di
depressione e ho provato anche a suicidarmi".
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