Il Campidoglio vara il piano
anti-corruzione 2018-2020 e imprime una stretta sugli appalti di
Roma. Il protocollo di integrità del Comune, al fine di dare
regole di comportamento "più incisive" per prevenire la
corruzione, è stato esteso "a tutte le procedure di affidamento
di pubblici lavori, servizi e forniture, indipendentemente dal
loro valore economico". La delibera stabilisce, inoltre, che "le
attività previste" nel piano per la prevenzione della corruzione
2018-2020 costituiscano, "obiettivi dei dirigenti da porre e da
coordinare con i contenuti e gli obiettivi definiti negli
strumenti di programmazione dell'ente, anche al fine della
valutazione della performance individuale". Il piano triennale
cita i casi di "maladministration" del 2017. Tra questi vengono
riportati 51 "segnalazioni che prefigurano responsabilità
disciplinari o penali legate ad eventi corruttivi" e 48
"procedimenti disciplinari per fatti penalmente rilevanti a
carico dei dipendenti riconducibili a reati relativi a eventi
corruttivi".
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