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Virgilio: controlli antidroga. Genitori, mire su palazzo

Docenti, la realtà è stata deformata. Caso su Osservatore Romano, scuola in ostaggio

"Oggi all'entrata e all'uscita del Virgilio c'era la polizia con unità cinofile per controlli ai ragazzi. Ci sono stati diversi controlli e perquisizioni, studente per studente, ma nessuno è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Oggi durante la ricreazione, come ieri, abbiamo continuato la nostra protesta silenziosa contro questo attacco mediatico infondato". Lo dice Emanuele Tirello rappresentante di istituto del Virgilio. "Inoltre sembra che il video che riprende un rapporto sessuale tra due studenti di cui si è tanto parlato nemmeno esisterebbe", aggiunge.

Genitori, attacchi forse nascondono mire su immobile - "Ci domandiamo con preoccupazione se non ci siano interessi di altra natura sul Virgilio, che occupa senza dubbio un edificio di pregio. Vogliamo credere che non ci sia alcuna mira speculativa sull'edificio nel caso il liceo venisse chiuso. Resta indubbio che alla scuola sia stata già sottratta e ancora non restituita un'area esterna data in concessione all'adiacente cantiere, per farne un parcheggio". E' quanto scrivono i rappresentanti dei genitori al Consiglio di istituto del liceo Virgilio: Daniela Buongiorno (Presidente del CdI), Roberto Caracciolo, Valentina Casavola, Franca Morreale (Consiglieri rappresentanti dei genitori al CdI). "Ieri la Questura di Roma riferisce che - affermano i genitori - le accuse gravissime di traffico di droga, intimidazioni e atteggiamenti violenti all'interno del nostro Liceo non hanno trovato alcun riscontro. Le dichiarazioni delle forze dell'ordine confermano quanto da noi segnalato: che le accuse mosse fossero spropositate e poco circostanziate. Seppure sollevati da quanto riferito da una fonte tanto autorevole, questa mattina la stampa prosegue la sua campagna violentissima, alcuni quotidiani scrivono più pagine sul Virgilio come se la nota della Questura non esistesse. Insomma se i fatti accertati dalle forze dell'ordine non corrispondono all'opinione negativa che si è voluta creare, allora si omettono i fatti".

Docenti, la realtà è stata deformata  - I docenti del Liceo Virgilio "non si riconoscono nell'immagine proposta della propria scuola che mette in cattiva luce tanto la componente studentesca quanto quella dei docenti, deformando la realtà e facendo apparire il Liceo come un luogo ai margini della legalità. La realtà quotidiana è ben diversa: gli studenti vivono la loro scuola come luogo di formazione e di crescita culturale e civile, interagendo in un clima di confronto, dialogo e dialettica costruttiva". E' uno dei punti del documento finale redatto al termine di una "partecipata assemblea" dei professori del liceo romano che si è svolta nel pomeriggio. I docenti "evidenziano la realtà eterogenea e composita in cui convivono e si confrontano alunni di diversa estrazione sociale e culturale; questa pluralità ha caratterizzato sempre il Liceo Virgilio, costituendone un punto di forza sul piano della integrazione e della formazione". Ricordano, inoltre, che "i problemi relativi alle criticità della crescita adolescenziale, comuni a tutte le realtà scolastiche, sono sempre stati affrontati all'interno dell' Istituto, e continuano ad essere affrontati, in modo non occasionale ma strutturale, attraverso la realizzazione di progetti ed iniziative mirate alla crescita personale, alla maturazione di un consapevole senso di responsabilità nell'ottica della cultura della prevenzione e non della costrizione". I docenti "rivendicano la solidità della formazione che viene offerta agli alunni", "ribadiscono che le Scuole non si chiudono mai", "si interrogano su quali possano essere le ragioni più profonde della sovraesposizione mediatica della scuola", ritengono rassicurante il fatto che la Questura abbia detto che "non sono emersi elementi che facciano pensare a traffico di droga né, tantomeno, atteggiamenti violenti ed intimidatori da parte degli studenti". "Puntualizzano - infine - che al momento non risulta un numero anomalo di richieste di trasferimento ad altri Istituti" e "confermano che il primo Open Day si terrà il 15 dicembre, come programmato".

Caso su Osservatore Romano, "scuola in ostaggio" - "Scuola in ostaggio al liceo Virgilio di Roma". E' il titolo con cui la vicenda dello storico liceo classico romano finisce anche sull'Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, che ne tratta in un breve articolo di cronaca. "Da giorni il Virgilio è al centro dell'attenzione dei media per i petardi esplosi nel cortile, un video spinto ripreso durante l'occupazione e diffuso sui social e la tensione nata tra studenti e preside dopo la denuncia della presenza nella scuola di un 'gruppo di mafiosetti della Roma bene'", scrive il giornale vaticano, che poi dà conto anche di quanto detto sull'argomento dall'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, ospite in tv a La7, sul fatto che anni fa la figlia gli chiese di cambiare liceo dopo avergli detto, durante un'occupazione, che nella scuola c'era "la stanza delle canne".

La vicenda - Dopo i petardi esplosi nel cortile durante la ricreazione e la conseguente denuncia ai carabinieri della preside, il Virgilio, storico liceo classico nel cuore di Roma, questa volta è sotto i riflettori per un video che ritrae due studenti che fanno sesso durante l'occupazione avvenuta a ottobre. Riprese fatta all'insaputa dei due protagonisti. E dopo questa ennesima polemica che travolge l'istituto romano alcuni studenti e genitori paventano "un attacco a questa scuola", mentre altri si dicono pronti a sostenere la preside nel ristabilire "sicurezza e legalità all'interno della scuola" teatro sempre più spesso di episodi che, a loro giudizio, non possono essere considerate semplici "goliardate".

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